Per guardare al futuro è necessario avere consapevolezza del passato e rendersi conto del punto in cui si è nel proprio cammino di crescita. Per IMAB Group, azienda di riferimento nel distretto del mobile di Pesaro e Urbino, guardare al futuro significa continuare a percorrere la strada del coraggio e della determinazione, che le ha permesso di trasformare una limitazione geografica in un’opportunità e di offrire qualcosa che non poteva nascere in nessun altro territorio.
È stato questo il tema attorno a cui si è sviluppata la conferenza dal titolo “Dal Territorio al Paesaggio”, prima di un ciclo di cinque incontri organizzati da IMAB per festeggiare i suoi 50 anni di attività.
L’appuntamento ha riscosso un grande successo di pubblico e ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra le quali il Sindaco di Urbino, il Sindaco di Fermignano, la Presidente dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro, il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino e il Consigliere regionale Andrea Biancani.
Durante gli interventi dei relatori invitati a dare il loro apporto accademico si sono toccati temi di grande attualità quali l’interazione tra mondo del sapere, imprese e istituzioni e la salvaguardia del patrimonio ambientale italiano.
In particolare, Francesco Chiappino (professore di Storia economica all’Università Politecnica delle Marche), ha ripercorso la storia economica italiana soffermandosi su quella del centro-Italia dal Rinascimento ad oggi, indicando IMAB come un’azienda tanto più preziosa proprio perché nei suoi 50 anni ha sempre saputo adattarsi e trasformarsi, dimostrando che si può avere successo nonostante i cambiamenti socio-economici e le difficoltà dovute a un territorio peculiare come quello del Montefeltro.
Renato Covino (professore di Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia), ricordando come il lavoro è un elemento fondamentale per il riconoscimento di sé, ha invece portato l’esempio di IMAB come realtà capace di attuare costantemente un’operazione di valorizzazione con la sua attenzione ai lavoratori e di sfruttare la tecnologia come passaggio da una piccola impresa famigliare a una grande realtà integrata.
Giovanni Luigi Fontana (professore ordinario di Storia Economica all’Università di Padova e presidente dell’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) ha invece esplorato il tema dell’economia delle esperienze, che risponde alla domanda dei consumatori e che dà valore al prodotto perché in esso sono contenuti i saperi e le tradizioni lavorative radicate nel territorio: l’apprezzamento per il bello dato dal vivere nel suolo italiano non sono trasferibili o riproducibili altrove e si riflettono nel senso estetico dei prodotti 100% Made in Italy, come lo sono quelli col marchio IMAB.
Infine, Massimo Bottini (Architetto e consigliere Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) ha indagato il tema del viaggio e dell’accessibilità allacciandosi alla Giornata Nazionale delle Ferrovie delle Meraviglie, sostenendo che per far funzionare un Paese e le sue industrie è necessario sviluppare e rimettere in funzione alcuni tratti della la rete ferroviaria, compresa la Fermignano-Urbino che passa proprio attraverso Fermignano, sede di IMAB.
Alberto Bruscoli, Consigliere di Amministrazione di IMAB Group, commenta: “Vogliamo che queste occasioni ci aiutino a immaginare i prossimi 50 anni e siano di stimolo a trovare risposte su chi IMAB vuole essere. Per farlo non potevamo che tornare alle nostre radici: questo è un territorio indiscutibilmente pieno di talenti e non potrebbe essere altrimenti quando si vive circondati da così tanta bellezza. Il coraggio e la determinazione sono quello che vorremmo trasmettere alle generazioni future e quello che ci servirà per essere ancora un’industria manifatturiera nel Montefeltro, in Italia e nel mondo”.